Il 2021 è l’anno giusto per pensare a come rinnovare la nostra casa grazie alla proroga del bonus mobili e all’aumento del plafond di spesa
Con la Legge di Bilancio di dicembre 2020 il bonus mobili è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 e il tetto di spesa è stato elevato a 16.000 euro.
Ma le sorprese non finiscono qua, infatti, se avete avviato i lavori a partire da gennaio 2020 e avete già speso tutto il precedente plafond di 10.000 euro, con la nuova soglia saranno agevolabili spese per ulteriori 6.000 euro.
In questo articolo affronteremo le tematiche relative al bonus mobili 2021, partendo dalle domande alle quali più frequentemente ci troviamo a dover rispondere.
Capiremo insieme cosa è il bonus mobili, a chi è rivolto, come richiederlo e quali sono nello specifico i beni che possono essere acquistati e detratti.
Che cos’è il bonus mobili?
Il Bonus Mobili consiste in una detrazione IRPEF del 50% che si recupera in dichiarazioni dei redditi in 10 quote annuali di pari importo.
Può essere utilizzato per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe A+ (o superiore) destinati ad arredare un immobile oggetto di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo purché i lavori siano stati regolarmente denunciati tramite pratica edilizia presso il comune con CILA, SCIA o DIA.
Il limite dei 16.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Chi può usufruire del Bonus mobili?
Può essere richiesto solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020.
È importante ricordare che la detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.
Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di ristrutturazione è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus.
Come posso accedere al bonus mobili?
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).
La detrazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Facciamo un esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Quando?
Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole,
appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
RISTRUTTURAZIONE SMART PER POTER ACCEDERE AL BONUS:
Per poter accedere al bonus non è necessario fare interventi di ristrutturazione estremamente invasivi.
Di seguito vediamo quali possono essere le opere a basso impatto che danno accesso alla detrazione:
- l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
- l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore
- la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
- la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
- la demolizione e costruzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliari.
PER QUALI ACQUISTI SPETTA LA DETRAZIONE
La detrazione spetta per l’acquisto di mobili nuovi come ad esempio cucine, letti, armadi, divani, cassettiere, librerie ecc…
Sono compresi anche materassi e apparecchi di illuminazione mentre sono esclusi altri complementi d’arredo (es. tende e tendaggi), porte e pavimentazioni.
La detrazione include anche l’acquisto di elettrodomestici di grande dimensione purché di classe energetica non inferiori a A+ ad eccezione per forni e lavasciuga che possono essere in classe A o superiore.
L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta energetica, a condizione che per essi non ne sia ancora stato previsto l’obbligo
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio:
frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Come posso pagare?
Ultimo punto, ma non meno importante, su cui bisogna fare chiarezza è il discorso dei pagamenti.
Occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di credito o debito (bancomat).
Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
Posso pagare facendo un finanziamento e al tempo stesso usufruire del Bonus? Certo, la detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Infine è importante conservare tutti i documenti riguardanti i pagamenti e quelli relativi alla detrazione.
Se avete voglia di cambiamento e state pensando di ristrutturare casa non perdete l’occasione di rinnovare i vostri ambienti, questo è il momento giusto.